Politiche di Genere

 

Immagine Pari Opportunità

 

Le politiche di genere in ambito lavorativo attuano un insieme di iniziative e norme tendenti al superamento delle condizioni sfavorevoli alla realizzazione di una effettiva parità tra uomo e donna.
Ciascuna misura volta a realizzare l’equilibrio tra la vita privata e professionale consente infatti la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, la riduzione delle disuguaglianze di genere, la crescita e la valorizzazione personale (empowerment).

L’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego ARTI contrasta ogni forma di discriminazione, a partire dal genere, dall’orientamento sessuale, appartenenza etnica, religiosa, politica, ecc.., con particolare riferimento alle politiche di parità e inclusione e promuove, in linea con le politiche regionali e con la Direttiva (UE) 2019/1158, la piena parità di accesso e di condizioni di lavoro e il conseguimento della condivisione delle responsabilità di cura tra donne e uomini, nella consapevolezza che le azioni di pari opportunità devono agire sull’organizzazione del lavoro sostenendo  il tema della conciliazione.

 

IN EVIDENZA

Avviso pubblico per l’attivazione di tirocini non curriculari rivolti a donne inserite in percorsi di cui alla DGR n.122/2024 – Annualita’ 2024-2026

Avviso pubblico rivolto a donne inserite in percorsi di cui alla DGR n. 122/2024 per la concessione di contributi individuali a sostegno dei percorsi di politica attiva – Annualità 2024-2026

Avviso pubblico assegnazione contributi ai datori di lavoro privati a sostegno dell’occupazione di donne inserite in percorsi di cui DGR n.122/2024 - Annualità 2024-2026

Violenza di Genere in Toscana - XV Rapporto 2023

Avviso pubblico per il finanziamento di voucher di conciliazione e di mobilita’ nell’ambito del Patto per il Lavoro

La Toscana delle Donne

 

NORMATIVA

Comunitaria
- Convenzione del Consiglio d’Europa per prevenire e combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica, adottata a Istanbul l’11 maggio 2011, e ratificata dall’Italia con Legge 77 del 27 giugno 2013.
- Direttiva del parlamento Europeo e del consiglio sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica dell’8 marzo

Nazionale
- Legge n. 903 del 09 dicembre 1977 - Parità di trattamento in materia di lavoro
- Legge n. 125 del 10 aprile 1991 - Azioni positive per la realizzazione della parità uomo donna nel lavoro
- Legge n. 215 del 25 febbraio 1992 - Azioni positive per l'imprenditoria femminile
​​​​​
- Legge n. 53 del 8 marzo 2000 - Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città
- Decreto Legislativo n. 151 del 26 marzo 2001 - Testo unico delle disposizioni legislative a norma dell'art. 15 della Legge n. 53 del 2000 per la tutela e il sostegno della maternità e della paternità
- Decreto Legislativo n. 216 del 9 luglio 2003 - Attuazione della Direttiva 200/78/CE per la parità di trattamento in materia di occupazione e condizioni di lavoro
- Legge n. 228 del 11 agosto 2003 - Misure contro la tratta di persone, Artt. 12-13
- Decreto Legislativo n. 145 del 30 maggio 2005 - Attuazione della direttiva 2002/73/CE in materia di parità di trattamento tra uomini e donne per il lavoro, la formazione, la promozione professionale e le condizioni di lavoro
- Decreto Legislativo n. 198 del 11 aprile 2006 - Codice delle pari opportunità tra uomo e donna
- DM del 23 maggio 2007 - Misure per attuare parità e pari opportunità tra uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche
- Legge n. 38 del 23 Aprile 2009 - (c.d. Legge contro lo stalking)
- Decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 - Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, artt. 7, 19, 57.
- Legge n. 119 del 15 ottobre 2013 - (c.d. Legge sul femminicidio)
- Decreto Legislativo n. 24 del 4 marzo 2014 - Prevenzione e repressione della tratta degli esseri umani e protezione delle vittime
- Legge n. 69 del 19 Luglio 2019 - (c.d. Codice Rosso)
- D.P.C.M. del 17 dicembre 2020 - Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza
-
D.Lgs. 30 giugno 2022, n. 105 - "Attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019", relativa all'equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza

Regionale
- Legge Regionale n. 63 del 15 novembre 2004 - Norme contro le discriminazioni determinate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere
- Legge Regionale n. 59 del 16 novembre 2007 - Norme contro la violenza di genere
- Legge Regionale n.16 del 02 aprile 2009 - Cittadinanza di genere
- Legge Regionale n. 76 del 15 dicembre 2009 - Commissione regionale per le pari opportunità

 


 

 


LA RETE PER LE PARI OPPORTUNITA’
E CONTRO LE VIOLENZE DI GENERE


Commissione Regionale pari opportunità
Organismo autonomo di tutela e garanzia, che determina l’attuazione dell’uguaglianza tra i generi, rimuove gli ostacoli che costituiscono per le donne discriminazione diretta e indiretta, favorisce il raccordo tra la realtà e le esperienze femminili della Regione e le donne elette nelle istituzioni.
https://www.consiglio.regione.toscana.it/cpo/

Consiglier* Regionale di parità
La/il consigliera/e di parità è un organismo preposto alla tutela per lavoratrici e lavoratori contro le discriminazioni in ragione del genere sul lavoro
https://www.regione.toscana.it/consigliera-regionale-di-parità

Comitati Imprenditoria Femminile presso le Camere di Commercio
La Camera di Commercio di Firenze, attraverso il suo Comitato, valorizza l'imprenditoria femminile per superare i problemi di genere che si possono incontrare nello svolgimento di attività economiche
https://www.fi.camcom.gov.it/promozione-e-assistenza-alle-imprese/imprenditoria-femminile

Comitato Unico di Garanzia
Il CUG è il Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la non discriminazione e il benessere di chi lavora. E’ un organo interno all’Amministrazione e contribuisce all’ottimizzazione e alla produttività del lavoro pubblico nel rispetto dei principi di pari opportunità, benessere organizzativo e contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica dei lavoratori.
https://arti.toscana.it/cug-arti-comitato-unico-di-garanzia-arti

Centri Antiviolenza della Toscana
I Centri Antiviolenza sono strutture di accoglienza alle donne che subiscono o che sono minacciate da qualsiasi forma di violenza.
https://www.regione.toscana.it/-/centri-antiviolenza
https://www.regione.toscana.it/-/codice-rosa

Centro di ascolto uomini maltrattanti
Il CAM Centro di Ascolto Uomini è il primo centro in Italia che si occupa dal 2009 della presa in carico di uomini autori di comportamenti violenti nelle relazioni affettive
https://www.centrouominimaltrattanti.org/


UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali
L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali garantisce l’applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone e contrasta il diffondersi di fenomeni discriminatori, assistendo le vittime, controllando l’efficacia degli strumenti di tutela esistenti e analizzando le forme e le dinamiche di manifestazione del fenomeno.
https://www.unar.it/portale/


NUMERO NAZIONALE ANTIVIOLENZA E STALKING 1522
Il 1522 è stato attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità con l’obiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne. Il numero è collegato alla rete dei Centri Antiviolenza e alle altre strutture per il contrasto alla violenza di genere presenti sul territorio.


NUMERO VERDE ANTITRATTA 800 290 290
Il numero verde Antitratta 800 290 290 è attivo tutti i giorni della settimana, 24 ore su 24, su tutto il territorio nazionale, per favorire l'emersione del fenomeno e supportare le vittime di tratta e sfruttamento, offrendo informazioni sulle possibilità di aiuto e assistenza e mettendo in contatto con i servizi socio-assistenziali territoriali.
Al numero, istituito dal dipartimento per le Pari opportunità, possono rivolgersi anche operatori dei servizi sociali, rappresentanti delle Forze dell'ordine, cittadini che vogliono segnalare situazioni di sfruttamento. Il servizio è disponibile in più lingue tra le quali inglese, albanese, russo, francese, spagnolo, rumeno, ungherese, arabo, cinese, nigeriano.

 


NEWSLETTER

 

Ultimo aggiornamento: 28.03.2024
Condividi